Poema in versi sciolti di Elisabeth Barrett Browning,
pubblicato nel 1855. Si tratta di un'opera in buona misura autobiografica, dove
viene trattato il pensiero filosofico e sociale dell'autrice, originato da un
fervente spirito idealista. È il poema di maggior respiro della poetessa
inglese. Il romanzo narra la vita di Aurora; dopo aver rifiutato il matrimonio
con un suo ricco cugino, Romney Leigh, Aurora, orfana, lascia la casa di sua zia
di cui è ospite, e si trasferisce a Londra. L'idea che Romney la voglia
sposare non per amore l'offende. Ma quando viene a sapere che Romney è
diventato cieco e che il castello dove abitava è stato distrutto dal
fuoco, porta all'infelice il proprio conforto e accetta di diventare la sua
sposa.